Fra i vari mestieri del libro ha notevole importanza il bibliotecario, «un intermediario del sapere che si occupa di gestire l’informazione per renderla più facilmente fruibile», in un mondo in cui è facile essere travolti dalla miriade di notizie prodotte e diffuse quotidianamente tramite i media.

Per conoscere meglio questa figura Tiziana Ceruti, autrice-allieva del Laboratorio di editoria, ha intervistato la direttrice della biblioteca dell’Università Cattolica di Milano, Ellis Sada.

Voci dell'editoria

Voci dell’editoria

Ecco un estratto dell’intervista.

In che modo il libro arriva in biblioteca? Tramite quali canali?

Il libro viene acquistato o direttamente presso l’editore o tramite i vendors, intermediari che si occupano di prendere contatto con diversi editori allo scopo di riunire i volumi provenienti dalle varie case per settori tematici.

Che tipo di libro viene acquistato? Come viene scelto?

I libri vengono solitamente scelti in base alle proposte dei docenti o alle selezioni dei bibliotecari. Ogni biblioteca tenta poi di conseguire tramite la scelta dei volumi una politica di sviluppo coerente alla sua mission, che in questo caso è ovviamente il supporto alla didattica. Ci sono poi dei criteri di acquisizione; ad esempio, nel caso di un libro straniero, si privilegia l’acquisto della copia prima in lingua originale, e solo in seguito in traduzione.

Ci sono donazioni alla biblioteca da parte di privati?

Sì, capita che pervengano delle donazioni alla biblioteca, ma siamo molto selettivi a riguardo. Del resto esistono dei fondi di grande valore donati in passato, per esempio il fondo Negri da Oleggio, una raccolta di 7500 volumi riguardanti la storia lombarda e milanese, riuniti nell’omonima sala di rappresentanza che celebra il donatore, il conte Vincenzo Negri da Oleggio, amico di padre Gemelli. Sempre grazie a donazioni susseguitesi nel corso del Novecento è stata creata una raccolta di papiri, che consta di un migliaio di pezzi, tutti di provenienza egiziana, e una di tavolette cuneiformi.

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La vostra biblioteca è colma di testi di valore: è mai stato rubato un libro?

Certo, soprattutto quelli che non vengono più editati. Per questo molti libri possono essere visionati solo in sala di consultazione.

Qual è il libro più prezioso che le è capitato di avere tra le mani?

Beh, sicuramente una tavoletta sumerica!

 

Per leggere l’intervista completa: 
Il bibliotecario. Custode moderno di un sapere antico
, in Voci dell’editoria. Interviste sui mestieri del libro, intervista di Tiziana Ceruti, Educatt, Milano 2008, pp. 120-121.


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).