«Ho visto, ho visto»: urla Cesare Zavattini, con la mano che amplifica la bocca, dalla copertina di un libro «contro i libri» che Bompiani acconsente a lanciare due anni dopo il ’68 (quando al festival di Venezia l’intellettuale contestatore è portato fuori a braccia dai carabinieri). Esce con un 45 giri allegato: infatti s’intitola Non libro più disco questomonstre editoriale, alla maniera futurista anche nell’esibita stravaganza della disposizione tipografica, ripresa nella riedizione della collana “Fuoriformato” diretta presso Le Lettere da Andrea Cortellessa con scelte mai scontate. Oggi che si parla (troppo?) di quanto gli e-book ammazzerebbero i libri, potrebbe apparire profetica la polemica antigutenberghiana dello sceneggiatore neorealista diLadri di biciclette che già nel ’31 era stato antiromanzesco in Parliamo tanto di me. Nel suo «non libro», in verità più ostentato che leggibile, s’intuisce il tentativo di fuga verso l’odierna liquidità dei media digitali. Si badi bene, come rileva la curatrice Stefania Parigi nella puntuale introduzione sulla sua scrittura definita «una casa distrutta»: non è la sparata senile di un epigono del surrealismo ridestato da utopie sessantottine. Più che laboratorio di un’avanguardia pur sempre un po’ naïf, la performance editoriale di Zavattini è «operazione di immersione nel mondo caotico». Quasi un happening: rifiuta di scrivere un volume e poi lo fa lo stesso, offrendo un autoritratto di chi, impotente a cambiare il mondo (per dirla con Beaujour), nelle righe finali confessa: «non voglio mica rinunciare, proverò con altri sistemi, forse con degli ululati». Ed è significativo che sarà un altro letterato prestato al cinema, meno ironico e più immerso nella realtà fino a esserne vittima, il Pier Paolo Pasolini del celebre «Io so… Io so…» sul “Corriere”, a ricevere il testimone dell’«Ho visto, ho visto» di uno Zavattini capace di proclamare «non mi meraviglierò mai abbastanza a non meravigliarmi più».
Roberto Cicala, in “Stilos”, aprile 2010.
Cesare Zavattini, Non libro più disco, a cura di Stefania Parigi, Le Lettere, pp. 100, euro 22.
(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).
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