Sono «fiori di carta senza contaminazione industriale», parola di Ceronetti, i libri coltivati nel giardino delle edizioni Tallone, secondo l’arte che il fondatore Alberto apprese a Parigi nel 1931, imparando dal maestro Darantiere a comporre volumi con i caratteri di piombo come un novello Aldo Manuzio. «Nei tuoi libri, piccoli castelli dell’uomo, sono rimaste vive la bellezza e la chiarezza: da quelle finestre non entrerà la notte»: così Pablo Neruda commemorò nel ’68 lo stampatore, purista di un’editoria a tiratura limitata senza fronzoli ma elegante. Il testimone è poi passato ai figli come Enrico, l’«uomo di carattere» che ora dirige l’impresa familiare e, con le stesse lettere mobili, sventola la bandiera della «bibliodiversità»: «mai edizioni clonate ma sempre nuove nell’impeccabile solco della tradizione», ama dire dell’eccellenza del padre; «per quanto costretto a chiedere loro la vita, i libri non furono mai per lui una merce, ma creature vive». Il lettore è affascinato dalla nudità delle parole in questi libri mai vestiti d’immagini: pochi testi l’anno in pochi esemplari stampati su carte di puro cotone per dare La forma del pensiero, come s’intitola il volume di una recente mostra milanese stampato con tutti i crismi da Lucini a 50 anni del rientro in patria ad Alpignano, all’imbocco della valle di Susa. Tanto che quando la dogana gli blocca una cassa di caratteri Elzeviri ordinati dall’Olanda decide di disegnarseli e li chiama Palladio. Volumi celebri talloniani sono il Canzoniere di Petrarca o la recente Ode alla Tipografia di Neruda o certi Dantedeliziosamente «taschinabili», avrebbe detto Scheiwiller; ma anche Pinocchio e Mazzini: si trovano descritti nel catalogo del 1960 ora riproposto in anastatica da Massimo Gatta che segnala una caratteristica di questi libri: non si distinguono per il logo editoriale, ma per il formato oblungo che piaceva tanto a Valery e all’amico filologo Contini, che un giorno fece l’elogio di Tallone quale editore capace di far sì che «il bello possa coinvolgere il vero».
Roberto Cicala, in “Stilos”, marzo 2011
Catalogo delle edizioni Tallone, a cura di Massimo Gatta, Biblohaus, pp. 130, euro 15.
(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).
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