futuro del libro Archivi - Editoria & Letteratura https://editoria.letteratura.it/category/futuro-del-libro/ Blog del Laboratorio di editoria diretto da Roberto Cicala Sun, 30 Jul 2023 13:58:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://editoria.letteratura.it/wp-content/uploads/2019/01/cropped-Icona-e1547805980831-32x32.png futuro del libro Archivi - Editoria & Letteratura https://editoria.letteratura.it/category/futuro-del-libro/ 32 32 ChatGPT e l’editoria: l’algoritmo ha un’anima? https://editoria.letteratura.it/chatgpt-e-leditoria-lalgoritmo-ha-unanima/ https://editoria.letteratura.it/chatgpt-e-leditoria-lalgoritmo-ha-unanima/#respond Mon, 01 May 2023 09:43:32 +0000 http://editoria.letteratura.it/?p=8822 Torna disponibile in Italia ChatGPT, il più popolare chatbot, un software che grazie all’intelligenza artificiale elabora conversazioni scritte o parlate permettendo di interagire con ogni dispositivo digitale come quando si comunica con persone reale, ma in più aiuta a scrivere articoli o testi in uno stile corretto, fare ricerche complesse, risolvere problemi matematici e programmare […]

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Torna disponibile in Italia ChatGPT, il più popolare chatbot, un software che grazie all’intelligenza artificiale elabora conversazioni scritte o parlate permettendo di interagire con ogni dispositivo digitale come quando si comunica con persone reale, ma in più aiuta a scrivere articoli o testi in uno stile corretto, fare ricerche complesse, risolvere problemi matematici e programmare tramite l’utilizzo di un potentissimo motore di AI che elabora miliardi di dati e fonti in pochi secondi. Per capire che cosa comporta l’Intelligenza artificiale alla portata di tutti rispetto all’editoria e alla cultura abbiamo raccolto alcune risposte di Roberto Cicala, docente di editoria libraria e multimediale in Università Cattolica, editore e autore di I meccanismi dell’editoria edito dal Mulino in cui si accenna all’impatto della digitalizzazione nella comunicazione editoriale. 

La tecnologia dell’Intelligenza Artificiale con ChatGPT riuscirà a coprire ogni ricerca e gestione delle informazioni che ci servono?
Siamo di fronte a un’innovazione che crea fascino: pensiamo al milione di utenti nei primi dieci giorni e al gran dibattito in corso. È uno strumento che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane, con ricerche complessissime di contenuti in pochi secondi: è in qualche modo un generatore di linguaggio, che accorpa informazioni con un’operazione di cultura formidabile ma meccanica, diversa dalla conoscenza umana profonda, dal sapere dell’esperienza e della tradizione.
Come ha scritto Alessandro Carrera in uno stimolante pamphlet pubblicato da poco, Sapere, è la dimostrazione che oggi si può essere informati di tutto senza sapere nulla. Potremmo dire però che è una forma di democratizzazione della cultura, quindi con molti punti positivi.

Ci sono aspetti del lavoro editoriale che non potranno mai essere sostituiti dalla tecnologia oppure tutto sarà asservito all’AI?
Se pensiamo al lavoro editoriale, che è una mediazione culturale tra autori e lettori, non basta avere uno stile corretto e far ricerche di tipo nozionistico.
Per esempio: la letteratura è scarto dalla norma, è cambiare direzioni, partire da una cosa per arrivare a un’altra, sulla base di informazioni della vita interiore e non solo presenti sul web. La persona umana è fatta di mente e cuore e inconscio, la macchina è fatta di algoritmi.
La sfida è allora connettere le diverse competenze per arrivare a comprenderle non secondo una logica univoca.
Non serve avere più informazioni ma interpretarle per vivere meglio.

Ormai l’Intelligenza Artificiale è necessaria, soprattutto nella gestione dei contenuti e della comunicazione editoriale. Quindi che cosa sta cambiando e ci sono dei pericoli?
Ogni attività si sta smaterializzando ma non da oggi (e probabilmente in futuro, come è stato detto, non dovremo neppure toccare lo schermo dei nostri dispositivi per interagire con loro) ma non possiamo farci nulla.
Sono d’accordo con chi dice che l’immutabile legge della tecnologia impone che i suoi doni non si possano rifiutare: possiamo scappare ma ci rincorrono. E non è sempre un male. Come non è così negativo che ChatGTP decreti la fine dei temini scolastici facendoci comprendere che la formazione e l’e-learning deve attraversare nuove frontiere, spingendoci a capire che più dell’algoritmo e dell’informazione nozionistica conta la riflessione legata all’esperienza. Credo che la nuova app sarà utile per spunti, brain storming e revisioni, perché non potrà fare tutta la mediazione intellettuale necessaria per un contenuto editoriale o formativo complesso.
Però pericoli ce ne possono essere se non c’è un filtro critico, come nei vari massmedia d’un tempo e nei social di oggi, perché anche il web ha un lato oscuro, non dimentichiamolo.
Comunque l’algoritmo non ha un’anima e neppure un inconscio. L’editoria e i libri, di carta o di bit, sì, e perché ogni tecnologia ci può migliorare e cambiare, senza essere succubi delle macchine.

 

Tratto da dichiarazioni su Linkedin

 


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“Guerra ai libri”: ricerca-antologia sui casi editoriali di censura https://editoria.letteratura.it/guerra-ai-libri-casi-editoriali-di-censura/ https://editoria.letteratura.it/guerra-ai-libri-casi-editoriali-di-censura/#respond Sun, 08 May 2022 13:39:53 +0000 http://editoria.letteratura.it/?p=8649 Un libro del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica presenta un’indagine curata da giovani laureandi che dimostra quanto la censura sia ancora attuale In un momento storico in cui la libertà è ancora combattuta esce una raccolta antologica di casi editoriali di censure in diverse parti del mondo e varie epoche: Guerra ai libri, Casi editoriali […]

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Un libro del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica presenta un’indagine curata da giovani laureandi che dimostra quanto la censura sia ancora attuale

In un momento storico in cui la libertà è ancora combattuta esce una raccolta antologica di casi editoriali di censure in diverse parti del mondo e varie epoche: Guerra ai libri, Casi editoriali di censura (ed. Educatt, pp. 132, euro 9) nasce da una ricerca dei giovani del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano, dove è stata programmata un’anteprima mercoledì 18 maggio, mentre la presentazione con reading, in cui intervengono Roberto Cicala e Mario Baudino, è nel calendario del Salone del libro di Torino venerdì 20 maggio.

Da Erasmo a Kafka, da Orwell a Pasolini, fino alla saga di Harry Potter e a graphic novel sono molti gli esempi di una guerra che non si avvale di armi convenzionali ma imbavaglia la libertà d’espressione di autori che hanno sfidato regole morali ed etiche del loro tempo. Guerra ai libri lascia che questi libri ci parlino e aprano la nostra mente, anche provocandoci. Scrivono i curatori dlela ricerca: «alcuni contenuti possono non essere condivisi, ma sta a ognuno di noi cogliere in queste pagine il giusto spunto perché questa guerra non mieta nuove vittime letterarie e appicchi nuovi roghi di libri», come quelli dei protagonisti di Fahrenheit 451, che volevano «ridurli in cenere e poi bruciare la cenere».

L’attualità della censura nella triste primavera del 2022 segnata dall’invasione russa dell’Ucraina è testimoniata da una guerra parallela alle parole che, dalle pagine cartacee o digitali di libri e giornali, mina la libertà di espressione di chi perciò si industria con ogni tentativo possibile per non farsi colpire e azzerare, usando anche la tecnologia di blockchain e videogiochi per diffondere le notizie e i termini proibiti

«guerra» o «invasione». Ed è indicativo, scrive Cicala nella presentazione, «che oggi siano soprattutto i giovani a volere innanzitutto capire che cosa sia il fenomeno della censura a partire dai libri: significa discutere le ragioni e i modi del controllo della cultura individuando le caratteristiche di ciò che è più o meno legale. Ma proprio dalle nuove generazioni arriva la volontà di sventare il rischio di cadere nella generalizzazione, in tempo di politically correct, di cancel culture, di denigrazione del mondo Lgbtq+ e di campagne di chi si sente sempre woke».

Il volume fa parte della collana “Quaderni del Laboratorio di editoria: Informazioni su https://libri.educatt.online/servizi-editoriali/serie-dedicate/quadernidel-laboratorio-di-editoria/ È possibile anche scrivere mail all’indirizzo librario.dsu@educatt.it

Attenzione stampa al volume “Guerra ai libri”:
“Avvenire” riprende parti della presentazione: https://www.avvenire.it/agora/pagine/guerra-ai-libri-nel-2022-la-censura-torna-alla-carica
“Il Giorno” approfondisce il tema: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/quando-la-censura-fa-la-guerra-ai-libri-1.7687065
“Il Giornale” segue i contenuti dell’incontro pubblico al Salone Internazionale del Libro: https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/salone-alberi-e-virus-recherche-senso-2036065.html
Su “Libero” l’attenzione del nostro libro viene sfruttata per rilanciare la polemica sull’esclusione in una delle passate edizioni di una casa editrice per «idee neofasciste»: https://www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/31675895/matteo-salvini-salone-libro-torino-badnisce-poi-grida-censura.html
L’ufficio stampa della diocesi di Torino segnala l’evento al Salone: https://www.diocesi.torino.it/site/wd-appuntamenti/laboratorio-di-editoria-delluniversita-cattolica-guerra-ai-libri-ricerca-sui-casi-editoriali-di-censura-ancora-attuale-2/
CattolicaNews” ha dato risalto al libro: https://secondotempo.cattolicanews.it/news-la-guerra-ai-libri-attraverso-la-censura
come il magazine “EPeople”: https://www.educattepeople.it/2022/05/18/guerra-ai-libri-lintervista-per-lultimo-volume-del-laboratorio-di-editoria/
Per consultare l’intera collana: https://libri.educatt.online/servizi-editoriali/serie-dedicate/quaderni-del-laboratorio-di-editoria/

Link agli eventi Facebook di presentazione: -Milano 18 maggio: https://fb.me/e/27iwIkGe8 -Torino 20 maggio: https://fb.me/e/2ybrRt20M

 


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Un libro di riferimento sui meccanismi dell’editoria https://editoria.letteratura.it/meccanismi-editoria/ https://editoria.letteratura.it/meccanismi-editoria/#respond Sat, 20 Feb 2021 15:47:43 +0000 http://editoria.letteratura.it/?p=8475 Un viaggio nella produzione editoriale per interpretare i cambiamenti della società attuale: casi attuali e una prospettiva sulle nuove frontiere dopo il Covid-19 in "I meccanismi dell’editoria" di Roberto Cicala edito dal Mulino.

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Un viaggio nella f
iliera editoriale per interpretare i cambiamenti della società attuale: un volume di aggiornamento per chi vuole entrare nel mondo dei libri e per gli addetti ai lavori, con casi attuali e una prospettiva sulle nuove frontiere tecnologiche e organizzative dopo il Covid-19 e grazie all’intelligenza artificiale. Tutto questo in I meccanismi dell’editoria di Roberto Cicala edito dal Mulino.

«L’editoria sta cambiando ma è difficile capire quale sarà la dimensione nuova e soprattutto quella futura. Tutti pensiamo di conoscere questo oggetto, apparentemente semplice nel suo manifestarsi, in un parallelepipedo di carta e inchiostro più o meno tascabile oppure in uno schermo più o meno portatile; tuttavia questo prodotto culturale, vecchio di oltre cinque secoli e sempre nuovo anche nelle sue forme digitali, ha una complessità insita nei meccanismi della sua filiera, dall’autore al lettore». Le quasi 400 pagine del volume di Roberto Cicala sono il punto di partenza per un viaggio dietro le quinte di un best seller, di un’edizione di studio, di un testo scolastico o di un e-book o ancora un audiolibro, alla scoperta di professioni, processi, tecnologie, azioni comunicative e tipologie di ricezione che stanno attraversando trasformazioni, ma che possono essere conosciute, interpretate e vissute al meglio soltanto a patto di non disattendere l’esperienza maturata fin qui, soprattutto nel Novecento.

DENTRO IL LIBRO

Il libro edito dal Mulino nella collana “Itinerari” intende offrire un’introduzione aggiornata all’universo librario attuale, ai mestieri culturali dentro e fuori le case editrici, fino alle più diverse consuetudini di lettura, collocandosi all’interno della vasta bibliografia di settore, tra le indagini più storiografiche e gli strumenti più tecnici. Il metodo privilegia l’esperienza e l’esemplificazione, fondendo la teoria di un manuale sui meccanismi della filiera con la pratica di oltre sessanta case study legati alla contemporaneità dell’editoria italiana, con una profondità storica che va dai primi «Gialli» Mondadori a Harry Potter, da Calvino a Eco, dal self publishing alle piattaforme social di crowdfunding.

LA VOCE DEI PROTAGONISTI

Il taglio saggistico, con molte citazioni che fanno ascoltare la voce degli addetti ai lavori, lascia il posto nella parte centrale ad approfondimenti più formativi, anche sulla terminologia di settore, con un glossario italiano e inglese di riepilogo e con contenuti extra nello spazio web Pandoracampus, dove sono presenti indici di ricerca aggiuntivi (di case editrici, collane, periodici, opere letterarie citate), aggiornamenti e materiali ulteriori, anche multimediali e video.

Come scrive l’autore, docente universitario ed editore di riferimento nel campo della poesia e della saggistica letteraria, «è un diario di viaggio esteriore e interiore, materiale e mentale, che ricostruisce e ricompone il complesso delle parti che costituiscono la macchina editoriale e che sono tra loro collegate in modo da ottenere gli effetti sperati: lo stupore di una storia che commuove in un romanzo, l’emozione di un pensiero suscitato in un saggio, l’entusiasmo di poter conoscere un mondo inesplorato in un manuale, le parole che non si trovavano rivelatesi d’un tratto in una poesia, i fenomeni emergenti che traghettano le nostre narrazioni in un mondo liquido e interattivo».

UNA PROSPETTIVA ATTUALE E FUTURA

Alla base sta una grande fiducia nelle parole perché, afferma ancora Cicala, «esiste un ruolo partecipato e responsabile di gestire ogni testo, non soltanto da parte di chi lavora direttamente all’allestimento di un libro, alla cui pratica queste pagine sono un approccio, ma anche da parte di chi desidera informarsi e aggiornarsi per vivere più pienamente l’uso delle parole nella propria funzione professionale e nel ruolo comune di lettori: insegnanti e formatori, operatori della comunicazione, addetti alle relazioni pubbliche in diversi contesti, anche in ambiti scientifici e tecnici. E non va dimenticata una lezione fondamentale dell’editoria utile per tutti: l’importanza di saper valutare l’apporto delle diverse competenze in un’ottica di équipe. Un libro è sempre un’opera collettiva e la conoscenza della filiera giova a una lettura più consapevole».

Significativa è poi la dedica del volume: «ai giovani che da vent’anni accompagno in questo viaggio di conoscenza dentro i meccanismi del mondo dell’editoria e che continuano ad accompagnarmi in una consapevolezza sempre nuova sul futuro dei libri nelle loro mani».

Alcuni dei casi editoriali trattati nel volume

L’officina delle streghe, dal Nome della rosa alla Chimera; Gli incipit di Pavese (e i finali di un romanzo); Le tre teste di Erich Linder; Il caso Harry Potter e il nome di Albus Silente; Il Signore degli Anelli: traduzioni con polemiche e denunce; I giudizi di Bobi Bazlen , suggeritore da Montale ad Adelphi; Sciascia ispiratore di Sellerio; Contini curatore filologo dello Struzzo; Le storie delle bambine ribelli progettate tra social e crowdfunding; La solitudine dei numeri primi: un successo di squadra; L’«editore protagonista» e altri tipi secondo Bompiani; L’«editore ideale» di Piero Gobetti; Il decalogo di Arnoldo Mondadori; Esempio di un contratto di edizione; Il caso Dottor Živago con diritti su scala mondiale; Categorie di lettori di… copertine; «Gialli» Mondadori: la collana che dà il nome a un genere; Ungaretti diventa un classico inaugurando «I Meridiani»; Emme di Rosellina Archinto: come svecchiare i libri per l’infanzia; Il nuovo tascabile italiano: 1/«Bur; Il nuovo tascabile italiano: 2/«Gli Oscar»; I risvolti critici dei «Gettoni» e lo strappo di Fenoglio; Le «riunioni del mercoledì» dell’Einaudi; Il gattopardo postumo, rifiutato ma non del tutto; Le scritture «servili» di Calvino per «i libri degli altri»; Sereni, il direttore editoriale con la passione per la poesia; Quando cambia lo statuto del testo: l’editing pesante di Vittorini; La donna che corregge gli scrittori da casa: Grazia Cherchi; Uniformare: esemplificazione di norme redazionali; I «castelli di carte» di Zanichelli: un lavoro collettivo da 150 anni; Il balletto dei titoli: tra Elsa Morante e Mario Rigoni Stern; L’importanza delle illustrazioni nella storia di Salani; La grafica Penguin dell’italiano Facetti; I simboli Uni di correzione; I formati di stampa e il caso Iperborea; L’ecologia al quadrato della carta con le alghe della laguna di Venezia; Il mito del Garamond dal Rinascimento a Steve Jobs; Stampare a caratteri mobili oggi: Tallone, Casiraghy e gli altri; Come leggere le cifre dell’Isbn; Ipertesto, bit e compressione: le basi dell’editoria multimediale; Dalla pietra alla rete: l’internazionalizzazione digitale di De Agostini; Soldati e Mondadori, il grande anticipo e la coda di paglia; La logistica di Messaggerie: un gigante editoriale; L’amica geniale tra ufficio stampa e passaparola; 1974: grande pubblicità e piccolo prezzo per La storia di Elsa Morante; 1975: l’attesa e il lancio internazionale di Horcynus Orca; Il valore delle code in fiera per avere una dedica di Zerocalcare; Quali premi contano di più? Lo Strega e gli altri; Una storia estera: le edizioni Gallimard; Camilleri nel mondo e fuori dal libro; Il Mulino: da amici lettori a editori; I diritti dei lettori di Rodari e Pennac; La fatwa ai versetti di Salman Rushdie; Per una lettura accessibile ai disabili: il progetto Lia; Il primo archivio letterario italiano: Il Fondo Manoscritti di Maria Corti; Cataloghi storici: il caso della prima university press, Vita e Pensiero; Gomorra di Saviano: un made in Italy transmediale; Audible e la voce delle parole: una tendenza; e altri casi nel testo.

La scheda del volume:
Roberto Cicala, I meccanismi dell’editoria. Il mondo dei libri dall’autore al lettore. IL MULINO, collana “Itinerari, pp. 272, euro 24, ISBN 978-88-15-29220-9



Booktrailer su YouTube: clicca qui.
Webinar di presentazione dei contenuti del libro e della piattaforma Pandoracampus: clicca qui.

I capitoli. Premessa. – INTRODUZIONE. UN LIBRO OGGI. – I. Quale prodotto culturale?. – II. Quale paradigma?. – LA STO­RIA DI UN LIBRO: DALL’AUTORE AL LETTORE. – I. Alle origini dei testi: la scrittura. – II. Fuori dalla casa editrice: consulenze e collaborazioni. – III. Dentro la casa editrice: organizzazione, editori, contratti. – IV. Collane tra generi e paratesto. – V. I testi in redazione: tra editing e grafica. – VI. La produzione del supporto: carta e caratteri in tipografia, legatoria e digitale. – VII. La promozione: il lancio del libro. – VIII. La lettura: spazi, rice­zione e nuove forme. – CONCLUSIONE. I LIBRI DOMANI? – I. Aria di pessimismo sulla situazione attuale. – II. Perché essere ottimisti sul futuro. – Libri sui libri. Bibliografia essenziale ragionata. – Indici dei nomi e dei termini editoriali italiani e inglesi.

L’autore. Roberto Cicala (1963) insegna presso l’Università Cattolica a Milano, dove dirige il Laboratorio di editoria, e l’Università di Pavia, è editore di Interlinea e scrive su “la Repubblica” e “Avvenire“. Ha pubblicato, tra l’altro: I libri di Carlo Dionisotti (All’insegna del Pesce d’Oro, 1998) e Bibliografia reboriana (Olschki, 2002) con Valerio Rossi; Inchiostri indelebili (Educatt, 2012). Ha curato antologie di poesia, opere di Clemente Rebora e Improvvisi di Sebastiano Vassalli (Fondazione Corriere della Sera, 2016). Vive tra Novara e Milano.

Selezione della rassegna stampa

-Gian Carlo Ferretti, Un vecchio malato sempre arzillo, in “L’Indice dei libri del mese”, 4 (2021), aprile, p. 2
-Andrea Kerbaker, I cento mestieri messi in campo dall’editore, in “Domenica”-“Sole 24 Ore”, 4 aprile 2021.
-Alessandro Zaccuri, Dentro l’editoria, una fabbrica di soli prototipi, in “Avvenire“, 7 marzo 2021.
-Luigi Mascheroni, Ma pubblicarli paga ancora, in “Il giornale”, 9 marzo 2021.
-Mario Baudino, Così Albus Silente non diventò un calabrone, in “La Stampa”-“TopNews”, 16 marzo 2021.
-Giuliano Vigini, Una storia ancora da scrivere, in “La Lettura”-“Corriere della Sera”, 16 maggio 2021.
-Alberto Riva, Digitale, carte e delivery. L’editoria volta pagina, in “Venerdì”-“la Repubblica”, 7 maggio 2021, pp. 56-57.
-Gian Luca Favetto, Cicala “Il libro soffre ma vivrà benissimo cambiando aspetto”, in “la Repubblica”, Torino, 12 marzo 2021.
–Oliviero Ponte di Pino, Come funziona l’editoria, in “Doppiozero”, 2 aprile 2021
–Giuseppe Marcenaro, Cicala e Piazzoni, storie e prospettive del fare libri al tempo della bulimia, in “Alias”-“Il manifesto”, 20 giugno 2021

–Dario Campione, La mutazione antropologica che cambia il futuro del libro, in “Corriere del Ticino”, 12 marzo 2021.
L’editoria che smaterializza i libri, in “Leggere Tutti”, marzo 2021, p. 56
-Paolo Di Stefano, E dopo il design il Museo dle Libro?, in “Corriere della Sera”, 16 giugno 2021
-Valentina Giusti, Come cambiano i meccanismi dell’editoria, in “Cattolica Library”, 3 marzo 2021.

-Marcello Giordani, Ogni libro è un’opera collettiva che oggi pensa anche in digitale, in “La Stampa”, Novara, 25 febbraio 2021.
-Eleonora Groppetti, Il mosaico della macchina editoriale, in “Corriere di Novara”, 18 marzo 2021.
Roberto Cicala: in un libro i meccanismi dell’editoria stravolti dal Coronavirus, “in “L’Azione”, 26 maro 2021.
Altri:
Dentro i meccanismi dell’editoria in evoluzione: una guida, in “Il Libraio”, 14 marzo 2021.
I meccanismi dell’editoria che smaterializza i libri. Tre casi, in “Nuova informazione bibliografica”, 1 (2021), gennaio-febbraio, pp. 157-160.
-Martina Marzi, I meccanismi dell’editoria, Il mondo dei libri dall’autore al lettore di Roberto Cicala, in “Professione editoria”, Università Cattolica.
Walter Fochesato, Tutto sui libri, in “Andersen”, ottobre 2021.
Barbara Sghiavetta, recensione a I meccanismi dell’editoria, in “Teca”, XII (2021), 4, pp. 173-176.
“I meccanismi dell’editoria. Il mondo dei libri dall’autore al lettore” di Roberto Cicala, in “Letture.org”, dicembre 2021.
Francesco Montonati, recensione a I meccanismi dell’editoria, in “FMontanati.com”, 19 aprile 2021.
Come cambiano i “meccanismi dell’editoria”: le nuove frontiere in un volume fra attualità e innovazione, “PremiocittadiComo.it”, novembre 2021.
Intervento su I meccanismi dell’editoria a “Fahrenheit”-Rai Radio3, 16 febbraio 2021.

Intervento su I meccanismi dell’editoria a “Fahrenheit”-Rai Radio3, 16 febbraio 2021


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Io non ho paura (di leggere): Ammaniti, i giovani, la lettura https://editoria.letteratura.it/io-non-ho-paura-di-leggere-ammaniti-i-giovani-la-lettura/ https://editoria.letteratura.it/io-non-ho-paura-di-leggere-ammaniti-i-giovani-la-lettura/#respond Wed, 06 Jan 2021 00:16:15 +0000 http://editoria.letteratura.it/?p=8435 Qual è il momento ideale per avvicinarsi ai libri? I romanzi che senso hanno? Una riflessione dello scrittore Niccolò Ammaniti su adolescenti e lettura.

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A 15-16 anni ti affacci alla vita, non sai cosa dire, devi capire chi sei e vai alla ricerca di quello che ti emoziona di più. E la lettura può dare un senso a quello che cerchi.

Così Niccolò Ammaniti, autore di Io non ho paura (prima edizione Einaudi, Torino 2001) e Premio Strega con Come Dio comanda (Mondadori, Milano 2006), in qualità di testimonial al convegno Lettori si diventa“.

Il convegno, tenuto presso l’Università Cattolica nel 2013 grazie all’organizzazione dell’editore Salani con il Laboratorio di editoria e il patrocinio della Regione Lombardia, aveva lo scopo di promuovere la lettura tra i più giovani. Un compito di certo non facile in un mondo pervaso da «altre forme di intrattenimento. […] I libri richiedono impegno e applicazione per finirli, sono oggetti difficili. Il linguaggio letterario ha bisogno di tempo per dargli senso».

Lo stesso scrittore si trova ad ammettere che se avesse vent’anni adesso non leggerebbe «neanche un libro», eppure consiglia ai giovani di avvicinarsi ai romanzi proprio durante l’adolescenza «quando ti chiedi in maniera intensa chi sei, di chi sei innamorato per la prima volta, se conti qualcosa».

Per leggere la rassegna stampa dedicata al convegno “Lettori si diventa” clicca sui seguenti link:

 


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Il futuro dell’editoria dipende dai giovani https://editoria.letteratura.it/ilfuturodelleditoriadipendedaigiovani/ https://editoria.letteratura.it/ilfuturodelleditoriadipendedaigiovani/#respond Sat, 02 Jan 2021 19:20:27 +0000 http://editoria.letteratura.it/?p=8336 Lo scarso numero di lettori in Italia è un dato quanto mai allarmante che ogni anno torna a (non) sorprendere gli editori. Quali risorse può mettere in campo il mondo della cultura perché la situazioni cambi? Alcuni spunti di riflessione su editoria, lettura e giovani.

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La crisi dell’editoria è ben conosciuta sia dagli esperti del settore sia da chi si accosta per la prima volta a questo mondo; è stata discussa in innumerevoli tavole rotonde, articoli di giornale e saggi critici. Una crisi che nessuno nasconde e sulla cui causa principale, ormai, molti sembrano concordare: la disaffezione nei confronti della lettura. Fin qui, nessuna sconcertante novità: secondo la rilevazione effettuata dall’AIE nel 2020 l’Italia è, tra i principali mercati editoriali europei, il Paese col più basso indice di lettura, segno evidente della poca considerazione di tale attività.

Il problema, tuttavia, è più radicato e profondo: si inizia a mal sopportare la lettura fin da giovani, e ben lo sa lo scrittore Daniel Pennac, il quale in Come un romanzo ricorda le fatiche dei tanti studenti alle prese con le prime noiose, ardue, insopportabili quarantotto pagine di un libro:

E ora eccolo, adolescente chiuso nella sua stanza, di fronte a un libro che non legge. Tutta la sua voglia di essere altrove forma tra lui e le pagine aperte uno schermo opaco che confonde le righe. […] Pagina 48. Non ha il coraggio di contare le ore passate per arrivare a questa quarantottesima pagina. […] Se almeno ci fossero dei dialoghi. Figurati! Pagine zeppe di righe compresse fra margini strettissimi, neri paragrafi ammassati gli uni sugli altri e, qua e là, l’elemosina di un dialogo — due virgolette come un’oasi, a indicare che un personaggio parla a un altro personaggio. Ma l’altro non gli risponde. Segue un blocco compatto di dodici pagine! Dodici pagine di inchiostro nero! Manca l’aria! Uh, se manca l’aria! 

Di fronte a questa realtà — realtà che insegnanti, educatori e genitori vivono sulla propria pelle ogni giorno — tre sono gli spunti che Roberto Cicala, editore di Interlinea edizioni e docente di Editoria libraria e multimediale presso l’Università Cattolica di Milano, ci offre in un’intervista rilasciata a Michele Alinovi per la rivista presenza.

Un’editoria di qualità

L’editoria sembra dover dirigersi verso scelte coraggiose e di alto livello: «occorre puntare sulla qualità, che non è solo ciò che è facile, e sul necessario, che non è ciò che è più comodo, proprio come nella vita». Insomma, i professionisti della filiera editoriale non possono permettersi di fare scelte al ribasso; anzi, in un mondo dove è sempre più facile accedere alle informazioni, l’editoria ha il compito di «rimanere la mediazione necessaria tra autori e lettori […] capace di selezionare e organizzare il sapere per comunicarlo».

Credere nei giovani

Auspicabile, inoltre, un cambiamento, una nuova attitudine nei confronti delle donne e degli uomini di domani: è necessario «crederci e mettersi al loro servizio, dare loro un avvenire migliore costruito sulle parole». Mentre Francia e Germania offrono contributi a famiglie e operatori per progetti di educazione alla lettura, nel nostro Paese sono poche le iniziative rivolte ai ragazzi. Pur con notevoli eccezioni — ricordiamo qui, a solo titolo esemplificativo, Mare di Libri, il primo festival di letteratura in Italia dedicato in modo esclusivo agli adolescenti, e Natale Junior Festival, organizzato dalla collana “Le rane” di Interlinea, —, le occasioni per una vera e propria educazione alla lettura scarseggiano e i fondi vengono spesso destinati ad altro. 

Il piacere della lettura

Ancora più a monte, dietro e oltre tutte le possibili attività di promozione della lettura, bisognerebbe ritrovare quella gioia che solo l’atto del leggere sa dare. Come si può pensare di trasmettere la passione per i libri se gli operatori del settore sono i primi a essersi dimenticati delle sensazioni provate tra le strade di una grigia e misteriosa Barcellona o lungo la Route 66, in un viaggio che dalle terre rosse dell’Oklahoma conduce fino alla California? Il segreto, forse, sta tutto qui: «riscoprire il piacere della lettura» perché nessun ragazzo, come ha detto in modo magistrale Pennac, resti «privato per sempre dei libri… Per sempre senza risposte… E ben presto senza domande». 

È possibile leggere l’articolo completo di Michele Alinovi, con intervista a Roberto Cicala, al seguente link: Che fatica leggere libri, “presenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore”, novembre-dicembre 2013, pp. 6-7.


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).

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Quel vizio di leggere che resiste (anche a dispetto del Covid-19) https://editoria.letteratura.it/quel-vizio-di-leggere-che-resiste/ https://editoria.letteratura.it/quel-vizio-di-leggere-che-resiste/#respond Sat, 19 Dec 2020 10:40:13 +0000 http://editoria.letteratura.it/?p=8243 «Ciondolare per casa e guardare la tv» fotografa il lockdown che ha ridotto la lettura nel 2020, però finalmente in ripresa verso la fine dell’anno. Considerazioni sullo stato del libro e della lettura alla fine dell'anno di pandemia. Di Roberto Cicala.

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«Ciondolare per casa e guardare la tv» fotografa il lockdown che ha ridotto la lettura nel 2020, però finalmente in ripresa verso la fine dell’anno, ed è quanto i genitori chiedono alla Matilde di Roald Dahl. La passione della bambina per i libri sta nella domanda che fa, andando di nascosto in biblioteca, e che ogni bibliotecario vorrebbe ricevere: «Questo Dickens ha scritto altri libri?»

Matilde è uno dei 45 italiani su 100 che leggono almeno un libro l’anno; i suoi genitori gli altri 55 che non ne leggono neppure uno. Gli ultimi dati diffusi dall’Associazione editori fanno sperare sull’assorbimento del calo drammatico di vendita dei mesi centrali della pandemia ma non c’entrano con la crisi vera, che è cronica e coinvolge l’intera filiera, perché i contributi anti-Covid sono occasionali e da sempre manca una politica strutturata del libro (si pensi al sito per l’internazionalizzazione BooksinItaly.it: dal 2014 non è ancora partito, sostituito da un altro portale in avvio).

La morte annunciata del libro è così rinviata zittendo le banalità di chi giustifica la crisi con l’e-book (che ha una quota di mercato minima) perché la questione è la lettura, non i supporti fisici o liquidi, che funzionano se c’è una mediazione editoriale. E i tentativi di saltare la mediazione, tra self publishing e app virtuali, non pagano: lo sanno i lettori consapevoli che hanno bisogno di prodotti fatti bene grazie alle professionalità intellettuali coinvolte. È il segreto della tenuta del libro come prodotto necessario, non un surplus.

Il libro resiste perché il digitale pensato come avversario è invece la nuova anima della sua materialità così funzionate per contenere l’immaterialità della parola e delle storie. Dentro l’apparente debolezza di questo parallelepipedo di carta e inchiostro sta una forza ostinata di un settore che comunque in Italia è la prima industria culturale, comparabile con quella delle pay tv: non è poco.

Se a fine dicembre saranno azzerate le perdite di quest’anno nero ci troveremo a ripartire da dove eravamo. Come? Cercando di capire come il libro sta cambiando e quale sarà la sua nuova dimensione, dove gli store on line, grazie alla loro logistica vincente, fanno da battistrada nel balzo dell’e-commerce analizzato da Anna Zinola nel suo Io compro a casa (ed. Guerini Next) su «carrelli virtuali e reali» che non intaccano, in verità, la capacità del libro di essere non solo un prodotto ma soprattutto un servizio, un’esperienza.

Rodari insegna che il verbo leggere non vuole l’imperativo ma passione, come quella della Matilde di Dahl che supera le proteste dei genitori: «Diavolo, cosa non va con la tv? Abbiamo una stupenda tele a 24 pollici e vieni a chiederci un libro: sei viziata ragazza mia!» Il libro resiste se anche gli editori lavorano bene, con responsabilità, perché le nuove generazioni scoprano la passione per il libro: un gran bel vizio.

 

Roberto Cicala

(il testo riprende l’articolo pubblicato in “Libri e lettori”-“Avvenire”, dicembre 2020)


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).

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