La presentazione di uno studio sul premio Formentor che ricostruisce gli sviluppi che il famoso riconoscimento letterario ha avuto nel corso degli anni.

Obiettivo primario di questa tesi è stato definire e storicizzare i premi letterari di Formentor, riassumendo le loro principali funzioni e le modifiche susseguitesi nel corso degli anni, tanto nell’impostazione degli eventi, quanto nei contenuti. Il Premio Formentor e il Premio Internacional de los Editores sono riconoscimenti letterari introdotti nel 1961 da Carlos Barral – direttore della casa editrice catalana Seix Barral –, con la fondamentale collaborazione dell’editore italiano Giulio Einaudi e l’appoggio di una decina di altre case editrici internazionali, nonché dei proprietari dell’Hotel Formentor di Maiorca, convertitosi in quell’epoca in importante centro letterario. Gli eventi tenuti sull’isola sono quindi determinati da un clima internazionale unico per quegli anni, soprattutto in riferimento alla situazione politica e culturale della Spagna del tempo. In un contesto di controllo e censura asfissianti da parte del regime franchista, che pretende di filtrare tutte le pubblicazioni spagnole e impedire la circolazione di quelle straniere, gli incontri di Formentor riescono a creare un ponte di collegamento tra il Paese iberico e il resto del mondo, permettendo un confronto culturale e un dibattito letterario senza eguali. Ma cosa davvero può spingere tredici editori di tutto il mondo – e i loro inseparabili autori – a ritrovarsi ogni anno per parlare di letteratura, nonostante i rischi politici e il dispendio economico che questo comporta?

Cercando di dare una risposta alla questione, il lavoro prende il via da un’analisi delle origini degli incontri di Formentor, seguendone gli sviluppi degli anni successivi. La vera sfida nel far questo, si è rivelata la ricerca del materiale bibliografico da utilizzare. Il tema risulta, infatti, poco trattato in lingua italiana, sia dai libri di letteratura sia da quelli dedicati agli editori e alle relazioni con la Spagna del periodo franchista. Il lavoro si è svolto, perciò, principalmente su testi e fonti d’archivio in lingua spagnola, come l’Archivo General de la Administración (AGA) di Alcalá de Henares e i fondi dedicati a Carlos Barral e Josep Maria Castellet contenuti presso la Biblioteca Nacional de Catalunya a Barcellona. Le biblioteche frequentate più assiduamente sono state la Biblioteca dell’Universidad de Alcalá de Henares e la Biblioteca Nacional de España, nelle due sedi di Madrid e Alcalá, dove è stato possibile consultare diversi libri, utili soprattutto per calarsi in maniera precisa nel contesto storico del periodo interessato. I testi ritenuti più utili, in ogni caso, restano quelli contenenti le memorie di Carlos Barral, vera essenza di pensieri, fatti storici e considerazioni del grande editore, fondamentali per capire la mentalità e la personalità di chi stava dietro ai colloqui tenuti sull’isola. Partendo dal fatto che la carenza di testi dedicati all’argomento si riscontra in lingua italiana, è stata presa la decisione di tradurre sempre tutto ciò che veniva riportato nell’elaborato, cercando di mantenere il più possibile il significato originale. Dopo una prima parte d’introduzione al difficile quadro storico in cui nascono e si sviluppano i premi di Formentor, sono riassunte, in maniera sintetica ma significativa, le vicende biografiche del poeta e editore Carlos Barral, figura di spicco dell’editoria spagnola del secolo XX, e gli stretti legami d’amicizia da lui creati con gli intellettuali barcellonesi del suo tempo, che avrebbero contribuito attivamente agli ambiziosi progetti letterari di Seix Barral. Per quanto riguarda i rapporti della casa editrice catalana con gli editori e autori internazionali, tre sono i punti sui quali si è voluto insistere: i contatti con l’Italia, basati soprattutto sull’amicizia con Giulio Einaudi e i suoi collaboratori, tra i quali spiccano Italo Calvino ed Elio Vittorini; le relazioni con il francese Gallimard e i suoi agenti, fondamentali per avvicinarsi a molti altri editori internazionali; l’importanza degli autori ispanoamericani, conosciuti in Europa proprio grazie a Seix Barral e sostenuti, in seguito, da molte altre case editrici.

Prima d’intraprendere il vero e proprio discorso sull’avventura di Formentor, è stato inserito un capitolo sulla dibattuta questione dei premi letterari in Spagna, numerosi già nel secolo scorso, ma tra loro differenti per stile e fini ricercati.

Segue un’esposizione dettagliata della storia del Prix International des Editeurs e del Prix Formentor. Sebbene l’elaborato si concentri prevalentemente sulla prima fase storica di tali riconoscimenti, nella seconda sezione si tratta della recente riapertura degli incontri di Formentor, avvenuta nel 2008, insieme alla ripresa dell’omonimo premio, reintrodotto nel 2011 e assegnato ancora oggi. Per chiudere la prima parte, viene narrato un caso di censura di un testo vincitore del premio, utile per evidenziare il genere di controlli ai quali doveva essere sottoposto ogni libro in uscita nella Spagna del periodo franchista. Quel che si è cercato di verificare con questa tesi è il grande risultato ottenuto in quegli anni da uomini che vedevano nella letteratura una delle poche armi per combattere le situazioni di difficoltà e censura del complesso ventesimo secolo, e il migliore strumento per promuovere la libertà d’espressione e la collaborazione tra i popoli come possibile via di scampo e dialogo.

Sofia Di Capita


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).