Un libro celebra il centenario della nascita di uno dei maggiori editori del Novecento con suoi inediti e testimonianze. Il 1° luglio 2021 cade l’anniversario di colui che lanciò Pasolini, Gadda, Soldati e le “Garzantine”. In Una vita con i libri l’ultima moglie Louise Michail raccoglie appunti lasciati su quaderni (tra cui note di lettura e un diario di guerra) con immagini e interviste, con una nota di Gian Carlo Ferretti.

«È dal passato che a me nascono i sogni» ha scritto Livio Garzanti tra i vari testi inediti raccolti in Una vita con i libri. Appunti, racconti e interviste, come s’intitola il libro postumo che Interlinea fa uscire il giorno in cui cade il centenario della nascita del grande editore, raccogliendo suoi testi inediti, ricordi di scrittori, note di lettura e immagini del suo archivio privato, a cura di Louise Michail Garzanti intervistata da Paolo Di Stefano, con una nota di Gian Carlo Ferretti e interventi vari, da Ernesto Ferrero e Pietro Citati ad Armando Torno e Antonio Gnoli, tra gli altri. Il volume commemorativo ha una tiratura limitata (ibfo 0321 1992282).

Il libro si apre con le parole della moglie Louise Michail, che offre uno scorcio privato su Livio Garzanti uomo ed editore attraverso un’intervista di Paolo Di Stefano; segue un viaggio letterario tra le testimonianze e le note di lettura di autori da lui pubblicati e conosciuti, da Italo Calvino a Pier Paolo Pasolini, da Eugenio Montale a Elsa Morante. Si tratta di un importante ricordo biografico dell’editore che ha segnato il secondo Novecento italiano attraverso racconti, carte private, appunti vari sulle origini dell’impresa editoriale, note personali di lettura, un diario del tempo della guerra e testi creativi. A corredo del testo un apparato di fotografie private, copertine firmate Fulvio Bianconi, lettere, appunti e manoscritti (i testi inediti sono stai trascritti e curati da Martina Vodola, del gruppo di ricerca del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica).

Una vita con i libri è un dovuto omaggio a un protagonista della cultura italiana contemporanea al quale Interlinea aveva dedicato di recente Un editore imprevedibile. Livio Garzanti di Gian Carlo Ferretti, facendo emergere l’uomo e il creatore di un catalogo dove si alternano Gadda e Mike Spillane, Pasolini e 007, Colazione da Tiffany e Love Story, Magris e Alberoni, premi Nobel e “Garzantine”. Ferretti definisce Garzanti «protagonista suo malgrado». Nell’intervista che apre questo libro la moglie Louis Michail paragona suo marito, l’editore Livio, a un ossimoro, così riassumendo bene i suoi tratti generali. Ossimoro è una forma retorica ormai entrata nell’uso comune, che significa accostamento di due contrari, e in generale antitesi e contraddizione, e in Garzanti anche imprevedibilità. Un editore imprevedibile, infatti, che nei rapporti personali e di lavo-ro poteva essere, volta a volta, amabile e indisponente, suadente e padronale, determinato e capriccioso, e nella sua produzione edito-riale fortemente contraddittorio. Una personalità che, per chi voglia scriverne, sembra sfuggire da tutte le parti, e che comporta perciò la necessità di una fitta aggettivazione. Questo libro, con materiali editi e inediti scelti e curati dalla signora Garzanti a cento anni dalla nascita dell’editore (1° luglio 1921), non è soltanto un bell’omaggio alla sua figura, ma anche un prezioso contributo biografico, documentario, storico e critico sulla sua attività e produzione. A cominciare naturalmente dal lavoro editoriale, anche se si trovano qui molti scritti su altri aspetti importanti e talora meno noti della sua vita, riguardanti la personalità intellettuale, la vita di relazione, il mondo privato, gli interessi culturali, la creatività letteraria. Ne esce insomma una ulteriore e piena conoscenza e valorizzazione di Livio Garzanti».

Pubblichiamo un brano tratto dal libro per gentile concessione.

Ragionamenti di un editore

Gadda Novella Garzanti BianconiLa critica dell’editore vive della passione dell’industria. L’editore non può lasciarsi andare alla passione personale e non può affidarsi alla disinteressata freddezza della critica dei critici, l’editore è una media fra la critica dei critici e la vita, non di se stesso ma degli altri. Ed è soprattutto nel capire gli altri che sta il capire degli editori, sentire il pubblico vuol dire giungere oltre il gusto del pubblico. Il gusto è sempre qualche cosa di freddo, è la conseguenza di un qualche cosa di realizzato. Se l’editore segue il gusto del pubblico, giunge sempre di un minuto in ritardo […]. L’editore è un critico che il pubblico non conosce, un critico che non segue una sua logica rigorosa, non è abituato a giustificarsi. […] Sempre mi capita l’amico, il conoscen­te, l’uno che ti incontra per la prima volta e appena sa che vivi nel mondo editoriale ti affonda di domande e di consigli; sembra tanto facile quanto dar consigli e far critiche a un editore. Si iniziano forti discorsoni, e si discute, che mai si arrivi a un punto. L’editore è un industriale come tutti gli altri, deve conoscere la sua clientela e deve saperla accontentare, il libro è per l’editore un prodotto come gli altri, bisogna che piaccia e bisogna che sia ben presentato. Lanciare un libro è come lanciare un lucido da scarpe. Questa è la conclusione cui mi par di dover giungere un’altra volta dopo lunghe discussioni con amici e conoscenti, mi sembra semplice e pure quel che mi han detto tanti librai e tanti che passano la loro vita vicino ai banchi di vendita. Poi quando si parla con i colleghi e si discute d’un libro di una collana, mi trovo spesso a fare la parte del critico più raffinato. C’è un dovere cui l’editore deve ubbidire, un dovere verso la cultura, verso la morale.

[Livio Garzanti, manoscritto, senza data]

Livio Garzanti, Una vita con i libri. Appunti, racconti e interviste, a cura di Louise Michail Garzanti intervistata da Paolo Di Stefano, con una nota di Gian Carlo Ferretti, Interlinea, Novara 2021, pp. 168, euro 18, ISBN 978-88-6857-387-4
www.interlinea.com


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).