Mercoledì 16 marzo, nei giorni dell’anniversario della fine tragica, alle ore 17 in Università Cattolica a Milano lezione aperta di Roberto Cicala su “Una casa editrice può essere un bene pubblico? Il caso Giangiacomo Feltrinelli 50 anni dopo” a cura del Laboratorio di editoria con letture e video

La prossima settimana sarà trascorso mezzo secolo dalla fine tragica di Giangiacomo Feltrinelli avvenuta una mattina di marzo del 1972 e il Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica lo ricorda con una “lezione aperta” di Roberto Cicala dal titolo «Una casa editrice può essere un bene pubblico? Il caso Giangiacomo Feltrinelli 50 anni dopo». L’editore, divenuto latitante e ricercato internazionale, ritrovato per caso ai piedi di un traliccio presso Segrate, ucciso da una carica di esplosivo che stava maneggiando, lascia l’eredità di una grande vocazione e una incrollabile fede nei libri che si possono sintetizzare in una delle sue prime collane, emblematica di passato e presente della casa editrice, perché rappresenta forma e contenuto tipici della storia di questi cinquant’anni intrisi di futuro: è l’“Universale economica”, dove si mescolano saggistica e narrativa, tradizione e attualità, generi ed età.

Roberto Cicala, studioso di editoria contemporanea e docente di editoria libraria e multimediale, autore di I meccanismi dell’editoria (Il Mulino) ed editore di Interlinea, ripercorrerà la parabola di Feltrinelli partendo da quell’estate del 1955 quando escono i primi due libri, l’Autobiografia di Nehru e Il flagello della svastica di Lord Russel di Liverpool, tradotto da uno dei primi redattori, Luciano Bianciardi. Il ventinovenne Giangiacomo Feltrinelli ha fondato la società l’anno prima sulle ceneri della Cooperativa del Libro Popolare, di cui ha rilevato una collana fortunata, di tascabili a basso costo, l’“Universale Economica del Canguro” che dal giugno 1949, all’indomani dello storico lancio della “Bur”, sforna «un libro alla settimana contro l’oscurantismo», come recita lo slogan promozionale.

Durante la conferenza saranno mostrate copertine storiche e spezzoni di video e interviste lungo una storia straordinaria, dal caso del best seller mondiale Il dottor Zivago a Sotto il vulcano di Malcolm Lowry e al Pinelli della Cederna, senza dimenticare Garcia Marquez, Pennac, Banana Yoshimoto, Isabel Allende, Benni, Serra e Erri De Luca, per fare qualche esempio. Ma la riconoscibilità – secondo Cicala – è anche nello stile delle librerie, che hanno reinventato un’editoria per tutti e soprattutto per i giovani, diventando la prima catena italiana. Allora parlare di una casa editrice come di un «bene pubblico» non è azzardato.

L’incontro di mercoledì 16 marzo alle ore 17 in Aula magna dell’Università Cattolica a Milano è a ingresso libero con prenotazione per esterni scrivendo a: barbara.berrettini@unicatt.it

 

 


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).