Ultimo tra i compiti dell’editoria di cultura
mi pare il recupero della felicità
(Giulio Einaudi)

Il libro non è una pietrificazione della memoria;
è piuttosto una macchina per produrre interpretazione
(Umberto Eco)

Un editore può anche affrontare il proprio lavoro sulla base di una ipotesi di lavoro molto azzardata: che tutto, ma proprio tutto, deve cambiare, e cambierà
(Giangiacomo Feltrinelli)

Il cuore dell’editoria è ancora oggi un lavoro intellettuale condotto come se ci si trovasse in una bottega artigiana, manipolando parole tra fogli di carta e schermi di computer
(Roberto Cicala)

I marchi editoriali: branding ante litteram
I marchi editoriali: branding ante litteram

Lunghissima è la storia dei marchi editoriali, nonché varia e affascinante la casistica pressoché infinita di forme e tipi. In questo articolo offriremo una panoramica breve ma rigorosa circa lo sviluppo dei marchi editoriali, dalle origini al Novecento.

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Livio Garzanti, «editore imprevedibile»
Livio Garzanti, «editore imprevedibile»

«C’era un clima culturale vivo, un mondo letterario straordinario, una intensa vita di relazione, e io pubblicavo i libri che ritenevo più adatti e vendibili. Un po’ come fa l’oste, che sa accogliere i clienti nella sua trattoria»: così Livio Garzanti dipinge la sua contraddittoria linea editoriale in un’intervista inedita pubblicata da Interlinea edizioni nel volume “Un editore imprevedibile. Livio Garzanti”.

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“Il nome della rosa”. Nel labirinto dell’editoria
“Il nome della rosa”. Nel labirinto dell’editoria

Si tratta di «uno degli emblemi del romanzo postmoderno. Erudizione, citazionismo, frullato di generi, letteratura senza stile e insieme figlia di tutti gli stili del passato. Di fatto, ognuno può trovare in questo libro ciò che cerca». Stiamo parlando del “Nome della rosa”, il più noto romanzo di Umberto Eco, di cui ripercorriamo qui le principali tappe editoriali e riportiamo un illuminante brano sulla «forza dell’oblio, nemico della verità» contro la quale i bibliotecari, ogni giorno, combattono.

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“Avvertenze utili e necessarie agli amatori de’ buoni libri (1756)”
“Avvertenze utili e necessarie agli amatori de’ buoni libri (1756)”

Come esternare il proprio amore per i libri? Ogni periodo storico trova un diverso mezzo per esprimere le passioni che muovono l’uomo: nel Settecento, secolo per eccellenza dell’enciclopedismo e degli studi eruditi, l’abate padovano Gaetano Volpi trasmette il suo interesse per il mondo editoriale in 144 lemmi. Da questi, scritti con competenza e ironia, emergono i piccoli segreti dell’editoria, nonché consigli e curiosità per gli amanti dei libri.

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“Il buio oltre la siepe”: dal libro al film e ritorno
“Il buio oltre la siepe”: dal libro al film e ritorno

Dalla letteratura al cinema il passo, spesso, è brevissimo. Non così breve quello che hanno dovuto fare i produttori dell’adattamento cinematografico del “Buio oltre la siepe”, dati i numerosi dubbi che la trasposizione in pellicola aveva sollevato all’epoca. Nonostante ciò, il film tratto dall’omonimo romanzo di Harper Lee si è rivelato un indubbio successo e ha permesso alla storia dei meravigliosi personaggi di Scout e Atticus di essere conosciuta da un larghissimo pubblico e di risuonare, ancora oggi, nei cuori di milioni di persone.

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La stampa a caratteri mobili secondo Alberto Tallone
La stampa a caratteri mobili secondo Alberto Tallone

Alberto Tallone (1898-1968), editore e tipografo di grande notorietà, viene considerato «il propugnatore della tipografia pura» grazie alla composizione a caratteri mobili chiara e rigorosa che ha contraddistinto la sua attività negli anni e che ancora oggi ritroviamo nei lavori dei suoi eredi.

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