di Ilaria Finotti

Una raccolta di voci poetiche tenute insieme da un’unica necessità: dar voce a quel silenzio bellissimo che è un bacio. Questa è Che cos’è mai un bacio? I baci più belli nella poesia e nell’arte, a cura di Alessandro Barbaglia (Interlinea, pp. 176, euro 12), un’antologia con immagini a colori presentata in anteprima nel giorno di San Valentino.

Quell’«apostrofo rosa tra le parole “t’amo”» che è il bacio secondo Cyrano non ha mai avuto un’antologia poetica tutta per sé. Ora la propone un libraio e scrittore tra versi e arte passando per la narrativa senza dimenticare il cinema. Dalla «bocca mi baciò tutta tremante» di Paolo e Francesca a «ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai» di Pablo Neruda, con le immagini pittoriche che vanno da Giotto a Chagall, resta sempre aperta la domanda dello stesso Cyrano: «un bacio, insomma, che cos’è un bacio?» dono ideale per esprimere l’indicibile emozione di un atto sempre nuovo, unico.

«Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio? / Un giuramento fatto più da vicino, una promessa / più precisa, una confessione che vuoi conferma, / un apostrofo rosa tra le parole “t’amo”»

 

Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, è nato nel 1980 e vive a Novara. Nel 2017 ha pubblicato con Mondadori La Locanda dell’Ultima Solitudine, finalista al Premio Bancarella. L’Atlante dell’Invisibile (Mondadori) è il suo secondo romanzo.

 


(in "Editoria & Letteratura", editoria.letteratura.it).